La Sicilia di quegli anni in cui era nata e cresceva la protagonista del romanzo combatteva una battaglia con un nemico impercettibile che erano le vecchie e nuove ideologie a confronto.
Benedetta è la protagonista della storia. La realtà dove essa cresce è imbevuta di tradizioni millenarie intrecciate di storia di popoli che l'hanno invasa, timbrando l'identità del popolo siculo. È un popolo che alimenta valori per lui irremovibili come lo sono l'onore, la sacralità della struttura famigliare e sociale, nonché la verginità della donna come valore assoluto. Di conseguenza, il ruolo della donna nella famiglia e società è quello di pilastro saldo con connotati nitidi e indelebili dentro canoni ferrei.
Benedetta cresce nutrita di questo nettare, ma sogna un mondo con infinite possibilità da abbracciare. Crede che basti avere tutti lo stesso sogno, con il dovuto rispetto per le creature che popolano il mondo, per riuscire a cambiarlo. Sogna il suo futuro libera da pregiudizi che innalzano confini e presto si rende conto che la sua terra non può venire incontro ai suoi bisogni.
Isolata nel suo mondo psichico, sogna ad occhi aperti con l'unica amica che ha: Behla, la sua bambola. Behla è arrivata nella sua vita da una nazione a lei sconosciuta, determinando le sue scelte e regalandole la certezza che il mondo non è solo la realtà del suo paese.
La sua occasione arriva con un ragazzo venuto dalla Germania.
I due giovani si innamorano e va via insieme a lui, che funge da trampolino di lancio. La vita al di fuori delle sicurezze di provenienza, le tradizioni e la cultura di un altro popolo la portano a isolarsi, ma anche a tirare fuori tutto il positivo dalla situazione in cui si trova.
L'emarginazione dovuta alla non conoscenza della lingua e la conseguente solitudine la porta a circondarsi di altri amici inconsueti: una formichina, un lupo, un fantasma. Sono loro che, attraverso il loro mondo incontaminato, le fanno vedere le infinite possibilità che ha a portata di mano. Si rende conto che per superare le barriere dell'isolamento deve imparare la lingua del posto dove vive. Si accorge che la sua Patria di adozione le offre un'altra identità e prospettiva di vita.
Benedetta sperimenta che la parola solidarietà, la mano tesa, l'incoraggiamento non sono parole teoriche, ma fatti che si ripetono quotidianamente, in silenzio. Alla fine capisce, che le difficoltà, invece che abbatterla, hanno fatto di lei una donna libera. A quel punto decide di ritornare alle origini con il sogno e la speranza di trovare un posto nella terra dove è nata.
L'amore, che arriva nella sua vita inaspettato, riconosce nel suo stile di vita vissuta controcorrente l'importanza del confronto, del camminare insieme anche se per strade e culture diverse, si accorge della ricchezza che ha l'andare alla ricerca di mondi sconosciuti per approdare là, dove ci sentiamo a casa, dove ci viene offerta una casa, e quindi rimettersi in discussione e ripartire.
L'opinione dei lettori
"Una trama poco convenzionale, a dir poco originale. Anche solo per questo "La Bambola Venuta Da Lontano" è un romanzo degno di essere letto. Un romanzo concepito come se non avesse un vero inizio e una vera fine, perché l'uno e l'altra coincidono, sono la stessa cosa, in un circolo magico e profondo. Dopo averlo letto viene spontaneo un ringraziamento per averci permesso di conoscere un mondo."
Enrico Bistazzoni, Redattore Editoriale