Giallo - romanzo (120 pagine) - Negli oggetti usati resta sempre un po' dell'anima di chi li ha posseduti...
Durante le vacanze in Umbria a casa del nonno, Milo incontra la sua amica Daniela che non vede dall'estate precedente. Durante una delle loro scorribande in bicicletta, in un deposito abbandonato, tra vecchie cianfrusaglie trova un diario appartenuto al pittore André Dubois, noto per la serie di quadri intitolati ai "Bambini piangenti".
Incuriosito dal quaderno, Milo decide di portarlo con sé, ignaro del fatto che da quel momento in poi niente sarà più come prima.
Si spalancano così le porte di un passato, che torna a scuotere il presente.
Che fine hanno fatto i dipinti che resero famoso il pittore? Che relazione hanno con le morti misteriose di coloro che ne sono venuti in possesso?
E soprattutto, chi è Coquin Mechant?
Milo dovrà dare risposta agli interrogativi che avvolgono un inquietante mistero.
Per salvare Daniela, è necessario riavvolgere il filo degli eventi e iniziare la caccia.
Riuscirà a scoprire dove si cela l'ultimo dipinto?
Napoletana, laureata in lettere e filosofia, Lidia Del Gaudio prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato come responsabile delle Risorse Umane per una grande azienda di servizi. Vincitrice nel 2015 del Garfagnana in Giallo e del Gran Giallo di Cattolica nel 2017, ha esordito nella collana Nero Italiano (Fanucci) con Il delitto di via Crispi n. 21 (vincitore del Garfagnana/Barga Noir e del premio Letterario Toscana), pubblicandone il seguito nel 2021 col titolo Il delitto di Vico S. Domenico Maggiore. Nel 2023 si è aggiudicata il premio Neroma Noir Festival col romanzo Filastrocca in nero, pubblicato da Libraccio. Per Delos Digital è già presente nell'antologia Dieci piccole indagini e nella collana Play List col racconto Io vagabondo.