Pasquale Fierro ritorna a narrare le vicende di Francesco e Rossella e del figlio Peppe, ormai adolescente, nell'immaginaria cittadina di Novax, in provincia di Nocera Inferiore.
All'indomani dell'arresto di don Carmine, la cittadina sembra animata da una rinnovata voglia di riscatto.
A seguito di una tavola rotonda con Agostino De Preti, Davide De Rosa e il notaio Cutolo Sacconi, il proprietario terriero don Antonio Ciaccio decide di vendere ad Agostino parte dei suoi terreni. In cambio, Agostino dovrà impegnarsi a creare abitazioni e servizi per i lavoratori dei campi, dando vita così a un villaggio che porterà il nome di Nuova Nuceria.
Al contempo, don Antonio affida a uno dei suoi lavoratori, Ercole Bruno, l'incarico che era stato di don Carmine. Da quel momento in poi, Bruno sarà portavoce degli ordini di don Antonio e dovrà occuparsi di gestire il lavoro nei campi.
Nel frattempo, il figlio di Francesco e Rossella, Peppe, ha iniziato il suo anno scolastico con grande motivazione e dando prova del suo spirito solidale e generoso.
Dopo aver difeso un compagno vittima di bullismo e vessazione da parte di altri ragazzini, intreccia una timida amicizia con lui.
Nel frattempo Agostino e Davide incontrano numerose difficoltà nel trovare una ditta edile che accetti di intraprendere i lavori per l'ambizioso progetto di don Antonio.
Sarà quest'ultimo a indirizzarli dal sindaco, continuando a manovrare da dietro le quinte la gestione del piano.
In questa seconda parte, Fierro si concentra principalmente sui lati oscuri del settore edilizio e sulla gestione mafiosa degli appalti, mettendo in evidenza le contraddizioni e gli imbrogli che si nascondono dietro a progetti apparentemente virtuosi.
Pur non celando l'amara realtà di un Meridione stretto nella morsa dell'illegalità e della speculazione, l'autore mantiene acceso un barlume di speranza, rappresentato dalle persone umili e oneste, che grazie al loro coraggio possono contribuire a un cambiamento positivo.