Il Mahabharata ([m¿¿ä'b¿är¿t¿]; devanagari: ¿¿¿¿¿¿¿, "La grande [storia] dei Bharata" da intendersi come "La grande [storia] dei discendenti di Bharata"), conosciuto anche come Kar¿¿aveda ("Veda di K¿¿¿a"), è uno dei più grandi poemi epici (Itihasa) dell'India insieme con il Ramayäa. Composto originariamente in lingua sanscrita, nelle edizioni pervenute a noi il Mahabharata consta di più di 95 mila sloka (versi) nella versione detta "meridionale"; in oltre 82 mila versi nella versione detta "settentrionale", questa detta anche vulgata; in circa 75 mila versi nella versione ricostruita in epoca moderna, detta "critica"; più un'appendice (khila), l'Hariväsa, che ne fanno l'opera più imponente non solo della letteratura indiana, ma dell'intera letteratura mondiale. La tradizione hindu narra che il poema religioso sia opera del mitico saggio Vyasa (il "Compilatore", appellativo di K¿¿¿a Dvaipayana), che include sé stesso tra i più importanti personaggi dinastici del racconto.