Austria 1914. Il giovane Trotta, nobile per nomina, conduce la stessa vita leggera e vuota del resto della decadente nobile gioventù viennese, finché non conosce il cugino caldarrostaio Joseph Branco e l'amico di questi, il vetturino ebreo Manes Reisiger. Persuaso di trovare in loro la concretezza che ritiene gli manchi, allo scoppio della guerra si arruola nel loro reggimento e li segue fino in Galizia orientale, oggi Ucraina ma allora parte dello sterminato Impero austroungarico, e quindi in Siberia, che nel romanzo di Roth è una magica e remota isola di moralità e bontà. La sera in cui, quattro anni dopo, fa ritorno a casa, a Vienna cade una pioggia gelida. L'impero si è dissolto e l'Austria è ora solo tedesca; i prestiti di guerra sono andati in fumo, i nobili, incapaci di tutto, non hanno di che vivere e i musicisti di talento preferiscono votarsi al giornalismo. Ma la storia va al galoppo, il governo spara sugli operai e compaiono nuove uniformi. Dove mai trovare rifugio? © 2024 tracce srls