Guido Bastioni è un funzionario italiano nella colonia libica di Bengasi, traduttore Capo di prima classe. La routine della sua vita nella colonia viene bruscamente interrotta quando gli viene affidato l'incarico di traduttore nel processo che viene intentato contro il ribelle libico Omar al-Mukhtar. L'incontro con quello che per gli italiani è un ribelle ma per i libici è un patriota mette a dura prova le convinzioni di Bastioni che, non essendo un fervente fascista, non riesce a vivere con distacco l'incarico che gli viene affidato. Nei pochi giorni in cui deve frequentare in cella il prigioniero, tra i due si crea un rapporto che consente al libico di confidarsi e all'italiano di comprendere il dramma di un popolo oppresso e che l'oppressore sia proprio l'Italia, non fa che rendere ancor più difficile la situazione di Guido. L'epilogo è già scritto, ma per Bastioni il futuro resta tutto da riscrivere.