Esiste Dio? Esiste una forza superiore regolatrice del bene e del male, buona e pura, attenta che il bene venga perseguito e attuato anche nelle piccole mura domestiche?
Esistono i cari defunti che pregano per noi? Pregano che il nostro avvenire si svolga in maniera retta ed eticamente corretta?
A tutte queste domande, questo romanzo, risponde positivamente, costringendoci a meditare sul fatto che il bene è assolutamente semplice, che la vita, dunque, nel bene, nel vivere affettuoso e moderato, sia assolutamente gratificante. Ci costringe a riflettere che la quotidianità placida e benefica delle mura domestiche costruite negli affetti sinceri della famiglia, è quella indissolubile che trafigge il tempo e la materia, che trascende la morte e ci protegge sempre nella vita. Sia quella materiale che immateriale.
Ponderare dunque proprio davanti a questi tempi funesti sul valore principe della famiglia è l'obiettivo del romanzo, che genera consenso perché è amorevole nella scrittura, nella vicenda, nella risoluzione.
Lo consigliamo per immaginare una vita diversa, lontana dalla solitudine, abbracciata alle generazioni.