Accettare un nuovo cane non è una decisione facile per Riccardo. La scomparsa di Tess, la sua adorata Golden Retriever, è stata per lui un dolore irriducibile. Ma il piccolo Teddy, dinamico cucciolo di Parson, sa subito imporsi al suo affetto e stravolgere la sua vita, non solo negli aspetti pratici, nelle abitudini e nelle relazioni, ma nella più ampia concezione del mondo.
L'amore da cui Riccardo viene inopinatamente travolto sembra non trovare limiti e giunge presto ad assumere le sfumature della follia. Ma si tratta in realtà di una follia lucidissima. È infatti il sentimento pieno della libertà e della gioia espressiva, che rifiuta ogni tipo di costrizione e di convenzione e che spinge a indagare incessantemente la verità. La medesima follia che il grande filosofo Erasmo da Rotterdam ha descritto come quella forza serena e vitale, capace di condurre l'uomo nei più lieti luoghi di appagamento e di completezza.
Riccardo sceglie di percorrere al fianco del suo Teddy il cammino di ricerca spirituale che tale idea gli ispira, affrontando con caparbietà gli inevitabili scontri quotidiani contro le morali ordinarie e perbeniste che, mal comprendendo la potente visione del mondo da cui si sente guidato, condannano le sue deviazioni dal più regolare senso comune.
Una sana follia è un romanzo ironico e filosofico, contraddittorio e visionario che, con uno stile nitido e puntuale, si dischiude al lettore come una minuziosa indagine che il protagonista, in un percorso di formazione canina, rivolge su se stesso, sulle proprie convinzioni, su tutta la socialità che lo riguarda, giungendo fino alle questioni più essenziali dell'esistenza.